La mediazione in responsabilità medica rappresenta uno strumento per risolvere controversie senza ricorrere direttamente al giudizio.
Nell’articolo capiamo come si svolge, quanto dura e come procedere se non si raggiunge un accordo.
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Come si svolge la mediazione obbligatoria per responsabilità medica
Secondo la Legge n. 24/2017 sulla responsabilità medico-sanitaria, chi subisce lesioni per colpa medica o i familiari di pazienti deceduti devono prima avviare una mediazione sanitaria prima di procedere legalmente contro ospedali o cliniche.
Regolata dal Decreto Legislativo n. 28/2010, la procedura richiede che la parte interessata, tramite un avvocato, presenti una domanda di mediazione all’Organismo competente.
Questo nomina un Mediatore e fissa un primo incontro, cercando di conciliare le parti.
Quanto dura una mediazione per malasanità?
Dopo aver presentato la domanda di mediazione per responsabilità medica all’Organismo competente, il primo incontro deve essere fissato entro un periodo compreso tra 20 e 40 giorni.
Successivamente, se le parti decidono di conferire al Mediatore il compito di intraprendere una trattativa, la procedura di mediazione deve concludersi entro 3 mesi dalla data di presentazione della domanda, sia con un accordo che senza.
Questo periodo può essere esteso di altri tre mesi previo consenso scritto di tutte le parti coinvolte nella mediazione.
Cosa succede se la mediazione non va a buon fine?
Se la mediazione medica non raggiunge un accordo soddisfacente sul risarcimento dovuto alla vittima, si mantiene la facoltà di avviare un’azione legale e citare in giudizio il medico o l’istituzione sanitaria ritenuti responsabili dell’errore medico.
Questo consente di portare la controversia davanti al Tribunale competente per ottenere una decisione giudiziaria rispetto alla questione della responsabilità e al risarcimento dei danni derivati dall’evento di malasanità.
Come ti aiutiamo con la mediazione responsabilità medica
Se hai subito un caso di malasanità e desideri avviare il percorso di mediazione sanitaria per ottenere il giusto risarcimento, siamo qui per assisterti.
Siamo un team di avvocati esperti nella responsabilità medica e ti guideremo attraverso ogni fase del processo.
Raccoglieremo tutte le prove necessarie per costruire un solido caso di mediazione, mirando a risolvere la questione in modo efficace e risparmiando tempi e costi di una lunga procedura giudiziaria.
Con la nostra vasta esperienza nel settore, ti offriremo una consulenza personalizzata, assicurandoci di difendere i tuoi diritti con determinazione e competenza.
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FOCUS
Quando la mediazione è preferibile all’ATP
L’opzione della mediazione per responsabilità medica è spesso trascurata a favore dell’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP), ritenuto più efficace.
Tuttavia, in certi contesti strategici, la mediazione può essere preferibile.
Quando avviamo un procedimento con ATP, questo si articola in una fase iniziale di consulenza preventiva seguita dal giudizio di merito, eventualmente trasformato in un giudizio ordinario.
Le barriere istruttorie, che regolano la produzione di prove, sono posteriori alla consulenza tecnica d’ufficio (CTU). Al contrario, nel giudizio ordinario dopo la mediazione, queste barriere si applicano prima della CTU, limitando la possibilità di integrare prove in seguito. Questo può essere cruciale in casi complessi come le controversie su Infezioni Correlate all’Assistenza, dove l’adempimento dell’onere della prova è fondamentale.
La mediazione seguita da una citazione permette di stabilire le preclusioni istruttorie prima della CTU, limitando le ulteriori produzioni documentali da parte delle strutture coinvolte, una scelta processuale che può fare la differenza in alcuni casi critici.
A quali condizioni funziona la mediazione in responsabilità medica
La mediazione in responsabilità medica è efficace quando la parte convocata ha concluso l’indagine sul caso, valutato i danni e è aperta alla conciliazione.
Le situazioni si dividono in due: la prima riguarda casi chiari di responsabilità, enfatizzando la discussione sul risarcimento.
La seconda, più comune, riguarda contestazioni di responsabilità, richiedendo una consulenza tecnica in mediazione.
È fondamentale considerare la deroga alle norme sulla riservatezza per utilizzare i risultati della consulenza tecnica nel giudizio di merito, facilitando la conciliazione delle parti.
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