Vuoi richiedere un risarcimento danni per caduta sul marciapiede ma non sai come
Nell’articolo ti indichiamo come procedere e in che modo denunciare l’accaduto all’ente responsabile della manutenzione delle strade pubbliche.
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Risarcimento danni caduta marciapiede
La responsabilità da cose in custodia, regolata dall’articolo 2051 del Codice Civile, impone al custode l’obbligo di risarcire i danni arrecati a terzi dalla cosa sotto la sua sorveglianza.
In contesti urbani come strade pubbliche, piazze, parchi e marciapiedi, il Comune di solito assume il ruolo di custode e è responsabile della manutenzione e sicurezza dell’ambiente urbano.
Dunque, in caso di danni derivanti da anomalie stradali o cadute di materiale, il cittadino danneggiato ha il diritto di richiedere al custode competente il risarcimento dei danni subiti.
Come chiedere risarcimento danni al Comune per caduta sul marciapiede?
Per chiedere il risarcimento danni al Comune per una caduta sul marciapiede, è utile seguire questi passaggi:
- raccogliere tutte le prove disponibili dell’incidente, inclusi testimoni, fotografie e documentazione medica se ci sono stati infortuni.
- presentare una formale richiesta di risarcimento al Comune, indicando chiaramente i fatti dell’incidente, la data, il luogo e le circostanze che hanno portato alla caduta e nella quale chiederà espressamente il risarcimento dei danni indicandone i presupposti a sostegno.
In caso di rifiuto o mancata risposta soddisfacente, valuteremo l’opportunità di intraprendere azioni legali per ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti.
Quanto è il risarcimento per danni fisici?
La Cassazione, con la sentenza n. 32373 del 22 novembre, ha chiarito che il danno biologico causato a un pedone caduto su un marciapiede non rientra nei criteri previsti dal Codice delle assicurazioni (D.Lgs. 209/2005) per gli incidenti stradali.
Pertanto, la liquidazione del danno deve avvenire secondo i principi del diritto comune, e non attraverso le Tabelle di Milano applicabili ai danni da incidenti stradali, come specificato nella pronuncia n. 4509/2022 della Cassazione.
La Corte ha osservato che, sebbene il danneggiato debba richiedere la valutazione del danno non patrimoniale basandosi sulle tabelle, non è obbligato a presentarle in tribunale.
Queste tabelle, pur non costituendo una fonte giuridica, sono considerate nel processo di valutazione del danno non patrimoniale in accordo con la legge, come evidenziato nelle pronunce della Cassazione n. 33005/2021 e n. 20292/2022.
Come ottenere un risarcimento dei danni per caduta in marciapiede
Se hai subito un incidente stradale e desideri ottenere un risarcimento adeguato per i danni subiti, è fondamentale rivolgerti a professionisti legali specializzati.
Il nostro team presso SLLS Legal è composto da esperti con una vasta esperienza nel settore. Collaboriamo con medici legali e altri specialisti per offrire consulenza personalizzata e supportarti nel difendere i tuoi diritti attraverso un’assistenza legale completa e mirata.
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FOCUS
Quanto tempo ha il Comune per risarcire i danni?
Il termine entro cui il Comune deve risarcire i danni da caduta sul marciapiede può variare in base alla normativa locale e alle circostanze specifiche del caso. Tuttavia, di solito non esiste un termine preciso stabilito dalla legge nazionale per questo tipo di risarcimento.
In generale, una volta presentata la richiesta di risarcimento al Comune, questo ha l’obbligo di esaminare la richiesta e procedere con la liquidazione del danno in tempi ragionevoli. Se il Comune ritarda ingiustificatamente nel risarcire i danni, è possibile che il danneggiato debba intraprendere azioni legali per far valere i suoi diritti.
È consigliabile consultare un avvocato specializzato in responsabilità civile e risarcimento danni per avere una consulenza specifica e adeguata al caso in questione.
Quando il comune deve risarcire i danni?
La base normativa che sottende la responsabilità dell’Ente (in questo caso il Comune) per risarcire i danni è l’articolo 2051 del Codice Civile, il quale stabilisce che chi ha in custodia una cosa è responsabile per i danni causati da essa, a meno che non provi il caso fortuito.
Secondo questa norma, il Comune, come proprietario delle strade urbane, è responsabile per i danni causati da un marciapiede mal tenuto o inadeguatamente manutenuto. È compito del Comune garantire che il marciapiede e le strade siano mantenuti in buone condizioni, prevenendo situazioni pericolose e rimuovendo quelle già esistenti.
Di conseguenza, se il marciapiede presenta disconnessioni o pericoli, il Comune deve provvedere a segnalare adeguatamente il pericolo e, se necessario, recintare le zone danneggiate in attesa di riparazione.
Tuttavia, non sempre il pedone ha diritto automatico al risarcimento per il danno derivato dalla caduta, poiché la responsabilità dipende dalle circostanze specifiche del caso e dalla prova della negligenza o della mancata manutenzione da parte del Comune.
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