Vuoi fare richiesta per lo spostamento cavi Enel su facciata perché devi effettuare lavori di manutenzione per la sicurezza dell’edificio?
Nell’articolo capiamo come procedere, ottenere il rimborso delle spese eventualmente sostenute e in che modo possiamo tutelare i tuoi diritti.
Indice dei contenuti
Come fare richiesta di spostamento cavi Enel su facciata
Richiedere lo spostamento dei cavi Enel dalla facciata di un edificio richiede di seguire alcuni passaggi specifici e può comportare una certa burocrazia.
Gestire autonomamente la situazione potrebbe complicare il processo e influire sulla possibilità di ottenere un rimborso.
Per semplificare il tutto e assicurarti che la richiesta venga gestita correttamente, puoi consultare uno dei nostri esperti che possono guidarti attraverso le procedure e proteggere i tuoi diritti.
Lo spostamento dei cavi ENEL su facciata per ristrutturazione
Durante una ristrutturazione, potresti scoprire che i cavi Enel sulla facciata devono essere spostati per consentire modifiche strutturali o l’installazione di un cappotto termico. Sebbene sia possibile ottenere il permesso per tali interventi, è fondamentale giustificare la richiesta con motivazioni chiare legate alla sicurezza o alla funzionalità.
Una domanda ben preparata e documentata faciliterà il processo e garantirà che tutto avvenga in conformità con le normative.
Come ti aiutiamo a risolvere il problema
Hai riscontrato problemi nella richiesta di spostamento dei cavi ENEL su facciata? Ci siamo noi.
Il nostro servizio è gratuito semplicemente perchè siamo una società di Litigation Funding che copre i costi e i rischi dei clienti e garantisce agli avvocati di essere pagati direttamente dalla compagnia telefonica.
Se hai fatto richiesta e non hai ricevuto risposta o se hai sostenuto costi su richiesta del gestore e vuoi sapere come chiederne la ripetizione, rivolgiti a noi.
Il team di SLLS, grazie alla grande esperienza maturata nel corso degli anni, potrà fornirti un’adeguata assistenza per far valere i tuoi diritti e ottenere giustizia.
Consumatori soddisfatti
FOCUS
Quali diritti spettano per lo spostamento dei cavi Enel su facciata
I proprietari di immobili hanno diritti specifici in relazione agli impianti Enel situati vicino alle loro proprietà. La legge italiana, attraverso il d.lgs. 250/03, garantisce a Enel il diritto di installare e mantenere infrastrutture essenziali per il servizio pubblico, anche su terreni privati, se esiste un provvedimento che legittima tale servitù.
Quando si effettuano lavori di ristrutturazione o modifiche significative a un edificio, i proprietari possono richiedere lo spostamento dei cavi Enel senza dover sostenere spese aggiuntive. Le recenti sentenze, come quella della Cassazione Civile (sez. II n. 29617 dell’11 ottobre 2022), confermano che i costi per lo spostamento sono a carico di Enel e, se pagati in anticipo dal proprietario, devono essere rimborsati. Questo diritto assicura che le operazioni di ristrutturazione possano proseguire senza ulteriori costi legati alla presenza di impianti pubblici.
La legge sullo spostamento dei cavi Enel per ristrutturazione facciata
La normativa riguardante lo spostamento dei cavi Enel durante i lavori di ristrutturazione è regolata dal d.lgs. 259/03. Questa legge stabilisce diritti e obblighi per chi richiede tali interventi.
Articolo 91: Secondo questo articolo, i cavi di rete possono attraversare sia proprietà pubbliche che private senza necessità di consenso, purché non interferiscano con finestre o altre aperture degli edifici. I proprietari non possono opporsi al passaggio di antenne, sostegni o cavi sugli edifici, purché queste installazioni siano necessarie per fornire servizi agli utenti. Inoltre, i cavi devono essere collocati in modo da non impedire l’uso normale dell’immobile. Il proprietario deve permettere l’accesso al personale per installazioni, riparazioni e manutenzioni degli impianti. Gli operatori di comunicazione possono accedere alle aree comuni degli edifici per installare e mantenere elementi di rete, anche negli edifici non abitati o di nuova costruzione. Dopo l’intervento, devono ripristinare le aree comuni e coprire i costi per eventuali danni. In queste circostanze, il proprietario non ha diritto a un’indennità. Gli operatori possono anche agire legalmente per eliminare ostacoli all’installazione.
Articolo 92: Questo articolo stabilisce che, oltre ai casi previsti dall’articolo 91, le servitù necessarie per il passaggio di fili e cavi possono essere imposte anche senza il consenso del proprietario, su beni pubblici o privati, seguendo le normative stabilite dal d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e dalla legge 1° agosto 2002, n. 166. Se si tratta di demanio statale, il passaggio deve essere autorizzato dalle autorità competenti e rispettare le condizioni stabilite in convenzione. È necessaria una richiesta dettagliata con il progetto degli impianti e una descrizione dei luoghi. L’autorità competente può imporre la servitù e determinare l’indennità, come previsto dal d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327. È possibile fare ricorso contro questa imposizione. La servitù deve essere organizzata in modo da causare il minimo disagio possibile al proprietario del fondo servente. Tuttavia, il proprietario può apportare modifiche al proprio fondo, anche se ciò comporta la rimozione o il riposizionamento degli impianti, senza dover pagare indennità, a meno che non sia diversamente previsto dall’autorizzazione o dalla decisione amministrativa relativa alla servitù.
Se riscontri problemi o hai dubbi non esitare a contattarci.
Raccontaci il tuo caso, noi di SLLS Legal siamo qui per far valere i tuoi diritti.