Sebbene non sia possibile sapere in anticipo cosa contiene una raccomandata, si può, tuttavia, grazie ai codici dell’avviso di giacenza, risalire al tipo di atto contenuto nella lettera e, quindi, rendersi conto di chi può essere il mittente. In particolare, tutte le volte in cui non siamo presenti a casa e il postino ci deve recapitare una raccomandata, lascia nella cassetta delle lettere un avviso con cui ci comunica di aver tentato il suddetto recapito e che, pertanto, il destinatario potrà ritirare la lettera presso l’ufficio postale entro trenta giorni, senza pagare alcunché per il deposito. La raccomandata viene così messa in giacenza e lì rimane per un mese.
Se il destinatario non si cura di ritirarla entro tale termine, la lettera viene restituita al mittente con la dicitura “compiuta giacenza”. Anche se la lettera non viene ritirata, essa si considera ugualmente conosciuta dal destinatario: si tratta di una finzione giuridica resa necessaria per evitare che chiunque, non accettando la consegna di una raccomandata, possa pregiudicare i diritti del mittente. Attenzione però: se la raccomandata contiene un atto giudiziario (v. dopo) rimane in giacenza non per trenta, ma per centottanta giorni.
Indice dei contenuti
- 1 Quando si verificano gli effetti della spedizione della raccomandata?
- 2 L’avviso di giacenza: la città di spedizione e il colore
- 3 Raccomandata indescritta: cos’è?
- 4 La comunicazione di avvenuta notifica (CAN)
- 5 Atti giudiziari e multe con poste private
- 6 Il codice univoco contenuto nell’avviso di giacenza
- 7 Codici Nexive
Quando si verificano gli effetti della spedizione della raccomandata?
Tutti gli effetti collegati alla raccomandata si producono nel momento in cui viene spedita all’effettivo indirizzo del destinatario, a prescindere dal fatto che questi ne accetti o meno la consegna, non sia presente a casa e non vada a ritirarla presso l’ufficio postale. Ad esempio, se il mittente ha inteso esercitare il diritto di recesso da un contratto o disdettare l’affitto, tali effetti si producono con la semplice consegna della missiva al destinatario. Tale regola però non vale se la raccomandata contiene atti giudiziari, nel qual caso, per il destinatario soltanto, gli effetti della notifica si producono dal giorno in cui questi effettivamente riceve la busta o dichiara al postino di non volerla accettare o, se non presente a casa, dopo dieci giorni da quando la lettera viene depositata presso l’ufficio postale. Si pensi al caso di una cartella di pagamento: il termine di sessanta giorni per impugnarla decorrerà dal momento dell’effettivo ricevimento della busta e non da quando Equitalia l’ha spedita.
L’avviso di giacenza: la città di spedizione e il colore
Se il postino ci trova in casa, ma noi rifiutiamo di accettare la raccomandata, quest’ultima si considera ugualmente consegnata e, quindi, non potremo mai essere in condizione di conoscerne il contenuto. Diverso, invece, è il caso se il postino non ci trova a casa, né trova altro soggetto di famiglia convivente disposto ad accettare la raccomandata. In tal caso, il postino lascia, nella cassetta delle lettere, l’avviso di giacenza: si tratta di un cartoncino bianco o verde in cui ci viene indicato il luogo ove possiamo provvedere al ritiro della lettera, il giorno dal quale ciò è possibile e gli orari dell’ufficio postale.
L’avviso di giacenza, di norma, contiene anche l’indicazione della città di provenienza della raccomandata. Tuttavia, è dal colore del cartoncino che possiamo già farci una prima idea del suo contenuto: difatti, l’avviso di giacenza è
- verde se contiene atti giudiziari ossia quegli atti provenienti dal tribunale o notificati da soggetti privati (un avvocato, ecc.) per il tramite dell’ufficiale giudiziario del tribunale; verdi sono anche gli avvisi di giacenza per le multe, ossia le contravvenzioni per violazioni del codice della strada, per le sanzioni provenienti dalla prefettura, ecc.;
- bianco per tutti gli altri casi come lettere, diffide, contestazioni, richieste di pagamento, ecc.
Raccomandata indescritta: cos’è?
Va detto che oggi l’avviso di giacenza (denominato anche raccomandata indescritta) non assume più la forma di un cartoncino rettangolare, bensì di un biglietto bianco, molto simile ad uno scontrino, all’interno del quale è possibile trovare i codici raccomandata e tutte le altre informazioni di cui ti parleremo, compresa la delega da compilare a favore di persona incaricata al ritiro.
La comunicazione di avvenuta notifica (CAN)
Con la legge di bilancio del 2019 è stata reintrodotta la cosiddetta CAN, cioè la comunicazione di avvenuta notifica, abolita solamente l’anno prima. Di cosa si tratta? Te lo spiego subito. In caso di atti giudiziari o multe consegnati a familiari conviventi (cosa che avviene quando l’effettivo destinatario non è in casa), l’ufficiale giudiziario o il postino devono inviare al destinatario una seconda raccomandata con cui lo informano di tale consegna: è la comunicazione di avvenuta notifica, definita più semplicemente CAN. Si tratta di un avviso volto a tutelare il destinatario nel caso in cui chi ha ricevuto la corrispondenza per conto suo non glielo ricordi (pensa a un parente smemorato).
La Can non è mai esistita per le raccomandate semplici e le cartelle di pagamento ma solo per gli atti giudiziari, per via della delicatezza che tali comunicazioni rivestono, dipendendo spesso da esse la possibilità di esercitare il proprio diritto di difesa.
In sintesi, quindi, con la comunicazione di avvenuta notifica, se mai il postino dovesse venire a casa tua per consegnarti un atto giudiziario e, non trovandoti, lo dovesse dare a un familiare convivente o persona addetta alla casa o anche al portiere, riceverai comunque una seconda raccomandata informativa. Se ne vuoi sapere di più, ti invito a leggere questo articolo.
Atti giudiziari e multe con poste private
Altra novità contenuta nella legge di bilancio è stata la cancellazione del monopolio riservato a Poste Italiane nella notifica di multe e atti giudiziari. Questi da oggi potranno essere spediti e consegnati anche da servizi postali privati. Quindi occhio a non sottovalutare un avviso di giacenza proveniente da un corriere o da altra società che svolge l’attività postale privata. Si deve comunque trattare di società che rispondano ai requisiti fissati con apposito decreto ministeriale.
Il codice univoco contenuto nell’avviso di giacenza
Il secondo riferimento importante per comprendere da dove può provenire una raccomandata è il codice riportato sul cartoncino. Ogni raccomandata ha un suo codice univoco, che quindi la identifica in modo preciso: per cui non possono esistere due raccomandate con lo stesso codice. Tuttavia le prime tre cifre del codice della raccomandata sono stabilite in base alla tipologia di atto: pertanto, gli atti rientranti nello stesso tipo presentano anche i primi tre numeri sempre uguali. Vediamo quali sono i codici principali e a quali raccomandate corrispondono.
Codice 05: cos’è la raccomandata veloce?
Se nella buca delle lettere trovate l’avviso di giacenza con codice 05, significa che vi è stata recapitata una raccomandata veloce. Di cosa si tratta?
La raccomandata veloce (o raccomandata 1) arriva in un giorno oltre a quello di spedizione, con la certezza che verrà consegnata con la firma del destinatario o della persona abilitata o delegata. Normalmente, alla raccomandata veloce sono affidate comunicazioni caratterizzate da urgenza, come la disdetta di un contratto o un avvertimento per timore di conseguenze più gravi, domande di partecipazione a concorsi in scadenza, ecc.
Ulteriore vantaggio è quello legato alla possibilità che la raccomandata sia consegnata anche di sabato (per i Comuni attivi per il recapito in tale giornata).
La raccomandata veloce è tracciabile e quindi consente al mittente di verificare in qualsiasi momento lo stato della spedizione collegandosi al sito internet delle Poste Italiane, via sms, oppure chiamando il numero verde dedicato al servizio.
Poste Italiane ha previsto diversi tipi di raccomandate veloci, tra cui:
- con prova di consegna, che consente di fare spedizioni fino a due chilogrammi e di ottenere, come prova dell’avvenuta ricezione, una cartolina firmata dal destinatario o da un soggetto abilitato o delegato al ritiro;
- in contrassegno, la quale viene consegnata solo previo pagamento dell’importo indicato dal mittente sul modulo di accettazione. È possibile scegliere se far corrispondere l’importo su conto corrente postale o con vaglia postale. Il costo del vaglia viene detratto dalla somma incassata. Anche in questo caso, come prova dell’avvenuta ricezione viene restituita al mittente una cartolina firmata dal destinatario o da un soggetto abilitato al ritiro.
L’unico piccolo svantaggio della raccomandata 1 è il costo, leggermente più elevato rispetto alla tradizionale raccomandata.
Codici 12, 13, 14, 15: cos’è la raccomandata semplice?
Se l’avviso di giacenza riporta i codici 12, 13, 14, oppure quelli che iniziano per 15 (15, 151, 152, 153, 1513, 1514, 1515) vuol dire che è stata recapitata una raccomandata semplice. Si tratta della lettera raccomandata standard, che arriva entro quattro o sei giorni lavorativi. Spesso tale comunicazione viene accompagnata dalla dicitura raccomandata market.
Con molta probabilità, la lettera è inviata da un privato, da un avvocato, da una società che fornisce qualche utenza (ad esempio: luce, gas, acqua). Potrebbe trattarsi di un sollecito di pagamento, del preavviso di scadenza di una fattura, di qualche comunicazione del datore di lavoro (finanche la lettera di licenziamento), di una diffida inviata ad esempio da un vicino di casa. Con una raccomandata semplice si possono anche citare le persone a testimoniare in una causa. Di sicuro, però, non si tratterà di un atto giudiziario, né di una multa o di una cartella Equitalia.
È chiaro che proprio la presenza di una raccomandata lascia intendere che la comunicazione è, comunque, ufficiale e per essa il mittente ha prescelto tale forma proprio per via della prova legale che essa costituisce, sia riguardo alla data di spedizione che di quella di ricevimento (cosiddetta data certa).
Codice raccomandata 573: cos’è?
La raccomandata indescritta che rechi il codice 573 individua una comunicazione che, con molta probabilità, proviene dall’Agenzia delle entrate. Non si tratta di un atto giudiziario, ma di una raccomandata con cui ti viene fatta una comunicazione.
Purtroppo non è possibile determinare con assoluta certezza una raccomandata identificata dal codice 573 (o dal codice 5730, è la stessa cosa), ma le informazioni comunicate da numerose persone che se ne sono vista recapitare una pare confermare quanto detto: il codice raccomandata 573 identifica una comunicazione da parte dell’Agenzia delle entrate (in precedenza, da Equitalia).
Codici 75, 76, 77, 78, 79: cosa sono gli atti giudiziari?
I codici 75, 76, 77, 78 e 79 e i loro “derivati” (781, 782, 783, 786, 787, 788, 789) identificano multe, contravvenzioni e atti giudiziari (ossia inviati dal tribunale o da un privato che si è valso dell’ufficiale giudiziario, che a sua volta ha delegato l’ufficio postale). Possono indicare anche comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, in particolare di controlli sulla dichiarazione dei redditi.
Gli atti giudiziari destano sempre maggiore preoccupazione rispetto a una raccomandata pura e semplice. La categoria però è piuttosto ampia e non sempre si può trattare di un atto che possa anticipare qualche problema per il destinatario.
In generale, come abbiamo detto, si considerano “atti giudiziari” tutti quelli spediti tramite l’ufficiale giudiziario del tribunale, cui possono rivolgersi tanto i privati (ad esempio, un avvocato) quanto gli organi dello stesso tribunale (nel notificare, per esempio, un rinvio a giudizio).
Nell’ambito del processo civile, possono essere “atti giudiziari” una citazione in causa, la notifica di un decreto ingiuntivo o di un precetto (atto con cui si anticipa al debitore che, se non paga entro 10 giorni, si procede al pignoramento), la notifica di una sentenza, ecc. (leggi “Atti giudiziari e processo civile”).
Nell’ambito del processo penale, invece, possono essere “atti giudiziari” l’avviso di garanzia, la richiesta di archiviazione di un procedimento, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, l’avviso di fissazione di un’udienza preliminare, il decreto di citazione a giudizio, ecc. (leggi “Atti giudiziari e processo penale”).
Codici 608, 609: atti della pubblica amministrazione
L’avviso di raccomandata contraddistinto dai codici 608 e 609 solitamente fa riferimento a una comunicazione proveniente da una pubblica amministrazione o da un ente pubblico per dare avviso di aver tentato la notifica di un proprio atto. Ad esempio, è possibile che il Comune abbia cercato di notificare un’ordinanza sindacale oppure una comunicazione elettorale.
Codici 612, 614, 693: istituti di credito
L’avviso di raccomandata che reca i codici 612, 614, o 693 fa riferimento a lettere provenienti da banche o da altri istituti di credito (questo include naturalmente le stesse Poste Italiane quando appunto operano in tale veste). Si pensi, ad esempio, a comunicazioni inerenti al proprio conto corrente, al mutuo o al finanziamento contratto con l’istituto. Per quanto riguarda le Poste Italiane, le lettere potrebbero riguardare carte prepagate, libretti di risparmio e operazioni legate agli strumenti finanziari tipici delle poste.
Codici 613, 615: Agenzia delle Entrate
I codici 613 e 615 individuano comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate (come le notifiche concernenti multe o imposte non pagate). Talvolta, potrebbero indicare comunicazioni di Poste Italiane dello stesso tipo di quelle indicate con i codici 612 e 614, oppure dell’Inps relative al raggiungimento dei requisiti pensionistici. In alcuni casi si tratta anche di richiamo autovettura.
Codice 616: comunicazioni varie
Il codice 616 di una raccomandata individua diverse tipologie di comunicazioni. Potrebbe trattarsi di un avviso per mancato pagamento del bollo auto, di una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, di un richiamo di un’autovettura o di uno scooter relativo a problemi tecnici da risolvere in officina, di una comunicazione da parte dell’assicurazione per la gestione di un sinistro, di un avviso ad opera di Poste Italiane concernete servizi di carte e conti, di un sollecito per il pagamento bollette o di un controllo relativo alla compilazione della dichiarazione dei redditi, di una contestazione Imu.
Il codice 616 potrebbe perfino indicare anche una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, del tipo identificato con codice 613 e 615.
Infine, va detto che con il codice 6161 è capitato di ricevere una comunicazione del Fondo di Previdenza Integrativo, mentre con il codice 6162 si è trattato di una raccomandata proveniente da una ditta riguardante la manutenzione dei contatori. Sempre con lo stesso codice è stata trasmessa una comunicazione proveniente dalle Poste Italiane relativa al nuovo bancomat del libretto postale.
Codici 617, 648, 649, 669: lettere da banche o aziende
La raccomandata individuata dai codici 617, 648, 649 e 669 potrebbe contenere documenti importanti come carte di credito e bancomat inviati da una banca o altre comunicazioni da parte di altre aziende. La lettera potrebbe contenere anche solleciti di pagamenti per le utenze.
In particolare, i codici 617 e 669 individuano le raccomandate contenente i richiami per l’auto da parte della casa madre. Si tratta sostanzialmente di un invito a portare la propria autovettura in un’officina autorizzata per via di un possibile difetto di fabbrica, riparabile gratuitamente.
Va specificato che il codice 617 è divenuto uno dei meno definiti, visto che sempre più spesso individua, oltre che raccomandate inviate da case automobilistiche, anche lettere di recupero credito da parte dell’Agenzia delle Entrate, di banche o di assicurazioni.
Codice raccomandata 628
Il codice raccomandata 628 non individua mai un atto giudiziario: nessuna multa, cartella esattoriale o atto del tribunale, dunque. Il codice 628 si riferisce in genere a comunicazioni varie riguardanti, ad esempio, il pagamento del bollo auto, la segnalazione di un mancato pagamento, la raccomandata di un privato o di un avvocato, il recapito carte di credito/debito.
Codice 665: sinistri e assicurazioni
Il codice 665 potrebbe essere usato per l’invio di comunicazioni concernenti sinistri stradali o le assicurazioni in generale, un po’ come avviene per il codice 616.
Codice 668: autorità amministrativa o giudiziaria
Il codice 668 individua, di solito, le comunicazioni di natura amministrativa e giudiziaria: avvisi di garanzia, mandati di comparizione, citazioni in tribunale, multe stradali ed altre richieste provenienti dall’autorità pubblica.
Codici 670, 671, 689: cartelle di pagamento
Raccomandata con codice 670, 671 o 689? Equivalgono a un vero e proprio codice rosso, poiché fanno riferimento ad una cartella di pagamento. Con questi codici, quindi, vengono identificate le cartelle di Equitalia e di Agenzia Entrate Riscossione (l’esattore dei tributi per Stato, Regioni e Comuni, ma anche per multe stradali e altre sanzioni).
Codici 63, 65, 630, 650: atti dell’Inps
I codici 63, 65, 630 e 650 contraddistinguono le comunicazioni provenienti dall’Inps: possono trattarsi di atti utili ai fini pensionistici, di visite mediche per ottenere i benefici previsti per invalidi e portatori di handicap, oppure di accertamenti o diffide.
In particolare, il codice 650 identifica le raccomandate che contengono informazioni riguardanti la pensione, i cambiamenti contributivi o, comunque, comunicazioni varie sulla pensione o sui contributi.
Codici Nexive
Alcuni codici molto particolari (ad esempio, Equ 725, D14193, X00041, ecc. ) si riferiscono a Nexive, un servizio di posta privata che viene utilizzato anche da alcuni enti locali. Le raccomandate Nexive non sono mai atti giudiziari o multe. Per sapere le informazioni che ti servono rispetto ad una raccomandata Nexive, è sufficiente trascrivere correttamente il codice contenuto nell’avviso di giacenza (venti cifre in caratteri alfanumerici) nel sito di tracking delle spedizioni del servizio Nexive.
Fonte laleggepertutti.it